Il Touch Rugby è una variante del rugby a 13 in cui il placcaggio è sostituito da un semplice tocco dell’avversario.
Il Touch è diffuso in tutto il mondo, in particolare in Australia, dove nel 1985 è nata anche la Federation of International Touch (FIT) che è l’organo di governo mondiale della disciplina.
COME FUNZIONA IL RUGBY TOUCH
I fondamentali del rugby rimangono invariati: la palla ovale si passa sempre all’indietro e il sostegno dei compagni è fondamentale per portare a termine l’azione.
(fonte e immagine: TFA)
Si gioca in un campo di 70x50 con 6 giocatori per squadra, la partita dura 40 minuti.
L’obiettivo principale del gioco è fare “meta” (una meta equivale a un punto).
Le squadre sono composte da 6 giocatori in campo che possono essere sostituiti durante la partita tutte le volte che vogliono in qualsiasi momento. NB: il campionato italiano è di categoria mista e ogni squadra deve essere composta da 3 uomini + 3 donne.
Quando toccati da un difensore i giocatori attaccanti devono eseguire un “roll ball” (mettere palla a terra tra i due piedi). I difensori devono ritirarsi in linea retta a 5 metri dal punto del roll ball.
Dopo il sesto tocco consecutivo l’azione offensiva si arresta e la palla passa direttamente all’avversario, per cui è necessario essere sempre rapidi in attacco e in difesa.
Il mediano (colui che raccoglie la palla dopo il roll ball del compagno) non può segnare.
NON SOLO CORSA
Una partita di Rugby Touch dal punto di vista fisico porta benefici simili a quelli di un’intensa sessione di corsa. C’è però una differenza sostanziale: si tratta di un gioco di squadra. Il pallone passa continuamente dalle mani di un giocatore all’altro, rendendo ancora più completo uno sport che aumenta la confidenza nel movimento e migliora il rapporto col proprio corpo. Per giocare, infatti, serve sapersi guardare intorno alla ricerca del compagno giusto. Si impara a controllare il passo e a migliorare la propria manualità, la coordinazione, la postura, l’equilibrio e la percezione dello spazio.
Il gioco enfatizza la corsa, l’agilità e la comunicazione. Non ci sono placcaggi e non si calcia la palla. Questo lo rende attraente per una vasta gamma di età, abilità e strutture fisiche.